Dal dottor Harry J. Thomas
La "sofferenza in silenzio" è comunemente condivisa da coloro che sono affetti dal morbo di Crohn o dalla colite ulcerosa. I malati scelgono di non menzionare il loro dolore fisico ad amici, familiari o colleghi, tanto meno rivolgersi a un medico esperto prima che si verifichi qualcosa come una visita al pronto soccorso o un ricovero in ospedale. Si piegano allo stigma sociale contro il riconoscimento e la discussione di "malattie del bagno".
Ma con l'avvicinarsi della Giornata mondiale dell'IBD del 19 maggio, le persone con malattie infiammatorie intestinali (IBD) affrontano un futuro migliore. Sono allo studio nuove diete e terapie. Nuovi farmaci stanno diventando disponibili. Sono in corso nuovi studi clinici.
Ci stiamo avvicinando a un approccio di "medicina di precisione" - trattamento individualizzato, personalizzato in base ai dati genetici e microbiomi di ciascun paziente - che mantiene la promessa di vivere veramente una vita più normale.
Sono già disponibili nuovi trattamenti medici sia per i pazienti con malattia di Crohn che per quelli con colite ulcerosa. Oltre ai farmaci anti-fattore di necrosi tumorale (anti-TNF), ora abbiamo nuovi agenti biologici con nuovi principi attivi, come vedolizumab (Entyvio) e ustekinumab (Stelara). Questi possono essere particolarmente utili per i pazienti che non hanno risposto bene ai farmaci anti-TNF.
Ora abbiamo anche, per la prima volta per i pazienti con IBD, un inibitore di piccole molecole chiamato tofacitinib (Xeljanz), che può essere assunto per via orale dai pazienti con colite ulcerosa.
La terapia dietetica per le IBD sta suscitando interesse ed è ora allo studio più in dettaglio. Ad esempio, è attualmente in corso uno studio randomizzato e controllato della dieta specifica a base di carboidrati rispetto a una dieta in stile mediterraneo nei pazienti con malattia di Crohn.
C'è anche molto interesse nella manipolazione del microbioma per trattare l'IBD. Ora abbiamo alcune prove che il trapianto di feci o microbiota fecale (FMT) può aiutare alcuni pazienti con colite ulcerosa.
Un'altra area di speranza:identificare l'esacerbazione della malattia anche prima che i pazienti notino i sintomi di una riacutizzazione. Ciò comporta la combinazione di punti dati, inclusi valori di laboratorio e sintomi del paziente inseriti tramite un'app. Alcuni pazienti potrebbero anche testare se stessi a casa.
Tuttavia, la gestione delle IBD è sia scienza che arte. Specialisti come me identificano la terapia appropriata esaminando i dati dei singoli pazienti e applicando la nostra pluriennale esperienza clinica.
Può ancora volerci del tempo per trovare il miglior trattamento per un particolare paziente, ma con un approccio di "medicina di precisione" possiamo trovare più rapidamente una terapia mirata che riduca al minimo o elimini gli effetti avversi.
C'è sicuramente più speranza, ora e all'orizzonte, per i malati di Crohn e colite.
Sabato 18 maggio, l'annuale Austin Take Steps Walk per aumentare la consapevolezza sul morbo di Crohn e sulla colite inizia al Long Center alle 11:00. questa opportunità di incontrare altri pazienti e operatori sanitari.
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