AGA ha pubblicato nuove raccomandazioni di esperti in
Gastroenterologia :Revisione rapida dell'Istituto AGA delle manifestazioni gastrointestinali e epatiche di COVID-19, Meta-analisi dei dati internazionali, e Raccomandazioni per la gestione consultiva dei pazienti con COVID-19.
Guida chiave per i gastroenterologi:
- I sintomi gastrointestinali non sono così comuni nel COVID-19 come stimato in precedenza:la prevalenza complessiva è stata del 7,7% (95% CI da 7,4 a 8,6%) per la diarrea, 7,8% (95% CI:7,1-8,5%) per nausea/vomito, e 3,6% (95% CI 3,0-4,3%) per il dolore addominale. In particolare, negli ambulatori, la prevalenza complessiva di diarrea è inferiore (4,0%).
- Però, Il COVID-19 può presentarsi in modo atipico, con sintomi gastrointestinali:COVID-19 può presentarsi con diarrea come sintomo iniziale, con una prevalenza aggregata del 7,9% in 35 studi, che comprende 9, 717 pazienti. Più spesso, la diarrea è accompagnata da altri sintomi di infezione delle vie respiratorie superiori. Però, in alcuni casi, la diarrea può precedere altri sintomi di alcuni giorni, e COVID-19 possono presentarsi come sintomi gastrointestinali isolati prima dello sviluppo di sintomi di infezione delle vie respiratorie superiori.
- Monitorare i pazienti con nuova diarrea, nausea o vomito per altri sintomi di COVID-19:i pazienti devono informare i gastroenterologi se iniziano a manifestare nuova febbre, tosse, mancanza di respiro o altri sintomi di infezione delle vie respiratorie superiori dopo l'insorgenza dei sintomi gastrointestinali. Se ciò si verifica, dovrebbero essere presi in considerazione i test per il COVID-19.
- Le anomalie nei test di funzionalità epatica dovrebbero richiedere una valutazione approfondita:le anomalie dei test epatici possono essere osservate in COVID-19 (in circa il 15% dei pazienti); però, i dati disponibili supportano che queste anomalie sono più comunemente attribuibili a effetti secondari di malattie gravi, piuttosto che danno epatico primario mediato da virus. Perciò, è importante considerare eziologie alternative, come l'epatite virale, quando si osservano nuovi aumenti delle aminotransferasi.