Questo è il primo studio a determinare sperimentalmente quali sottoprodotti della mutazione dei tumori (noti come neoantigeni) hanno la capacità di indurre il sistema immunitario a riconoscere e uccidere le cellule tumorali nei pazienti con mieloma multiplo. I risultati forniscono le basi per l'utilizzo di strategie di targeting neoantigene come i vaccini contro il cancro in studi futuri per pazienti con mieloma multiplo. Il mieloma multiplo è un tumore maligno delle plasmacellule che colpisce 30, 000 persone all'anno.
I dati di sequenziamento di nuova generazione sono stati analizzati per descrivere il panorama dei neoantigeni in 184 pazienti, e i ricercatori hanno identificato cellule immunitarie specifiche per il neoantigene innescate dall'immunoterapia. Inoltre, hanno mostrato un aumento dei neoantigeni nei pazienti con mieloma recidivato rispetto ai nuovi pazienti, che può indicare il potenziale per una maggiore risposta immunitaria all'immunoterapia in questi pazienti. Lo studio identifica anche neoantigeni comuni tra i pazienti, che potrebbe portare a nuove terapie vaccinali.
I neoantigeni tumorali rappresentano ottimi bersagli per l'immunoterapia, per la loro specifica espressione nel tessuto canceroso. Fino ad ora, non vi sono prove dirette che le mutazioni del DNA inducano risposte specifiche dei linfociti T neoantigene dopo l'immunoterapia nel mieloma multiplo.
Samir Parekh, dottore, Professore Associato di Scienze e Medicina Oncologica (Ematologia e Oncologia Medica) presso la Icahn School of Medicine
A partire da questa ricerca, co-autore Nina Bhardwaj, dottore, dottorato di ricerca, Professore di Medicina (Ematologia e Oncologia Medica) presso la Icahn School of Medicine, e colleghi stanno portando avanti una sperimentazione clinica che investiga la sicurezza e la reattività di un vaccino neoantigene personalizzato per il trattamento dei tumori, incluso il mieloma multiplo.