neonati prematuri, in particolare quelli che ricevono un trattamento con ossigeno subito dopo la nascita, sono ad alto rischio di sviluppare problemi polmonari caratterizzati da cicatrici (fibrosi) e infiammazioni. Ricerche emergenti suggeriscono che le comunità di batteri nel tratto digestivo (microbioma intestinale) possono compromettere lo sviluppo del sistema immunitario e possono anche influenzare l'infiammazione, che a sua volta svolge un ruolo importante nella malattia polmonare. L'interazione tra questi sistemi corporei è chiamata asse intestino-polmone. È noto che gli antibiotici modificano la composizione del microbioma intestinale e sono collegati a un aumento del rischio di lesioni polmonari. Il trattamento antibiotico è comune nei bambini prematuri, ma non è chiaro come sia coinvolto l'intestino. Guardare come gli antibiotici influenzano la prole, anche prima della nascita, può aiutare i ricercatori a comprendere meglio l'asse intestino-polmone.
In un nuovo studio, i ricercatori hanno esposto un gruppo di topi gravidi alla penicillina antibiotica ampiamente utilizzata nella loro acqua potabile ("dighe trattate"). Un altro gruppo di topi gravidi ha ricevuto acqua pura ("dighe di controllo"). Dopo che i bambini sono nati, il team di ricerca ha utilizzato un modello sperimentale incrociato per valutare gli effetti degli antibiotici sulla prole in combinazione con il trattamento con ossigeno. Hanno esaminato quattro gruppi:
Il team di ricerca ha esaminato la struttura polmonare, compreso lo spessore delle pareti, dimensione dei capillari e del tessuto cicatriziale; insieme tutti questi influiscono sulla capacità di respirazione. Hanno anche esaminato le cellule e le proteine che causano l'infiammazione nei polmoni di tutti gli animali.
I topi che erano stati esposti agli antibiotici prima della nascita e nutriti da madri di controllo avevano più fibrosi con il trattamento con ossigeno rispetto ai topi esposti agli antibiotici solo dopo la nascita. La prole esposta alla penicillina nell'utero aveva anche una massa corporea inferiore e una ridotta dimensione dei capillari rispetto a quelli non esposti prima della nascita. L'esposizione prenatale ha anche alterato i livelli di proteine che promuovono l'infiammazione e la funzione immunitaria, nonché quelle che influenzano la segnalazione microbica nei polmoni.
"Il nostro studio fornisce preziose prove sperimentali che la manipolazione del microbiota intestinale mediante l'esposizione agli antibiotici influenza la progressione del danno polmonare, " hanno scritto i ricercatori. Questi risultati "possono aiutare nell'interpretazione di futuri studi osservazionali nei neonati umani che esaminano il ruolo dell'asse intestino-polmone nella [displasia broncopolmonare]".