La collaborazione si concentra sulla comprensione degli aspetti fondamentali del microbioma della mano:quali microbi dovrebbero crescere su una mano in primo luogo, e da dove vengono? Il microbioma lavora in sinergia con la pelle stessa per fornire una barriera contro le infezioni. Haas dice, "Pensa a un microbioma cutaneo sano come una difesa per la tua prima linea di difesa:la tua pelle". Un microbioma cutaneo sano mantiene un pH acido e fornisce resistenza alla colonizzazione contro i microbi dannosi che incontri ma che non dovrebbero risiedere nel tuo corpo. Però, le mani sono un intermediario principale per i germi e devono essere pulite frequentemente per ridurre la trasmissione di potenziali agenti patogeni tra le superfici, altre persone, e tu.
Haas crede che ci sia una comunità endogena di microbioma delle mani che cresce da nicchie difficili da pulire sulle mani e/o toccando il tuo corpo, faccia, e capelli. "Vogliamo sapere come questa comunità reagisce agli eventi relativi all'igiene delle mani e come si presentano le conseguenze. Quanto tempo ci vuole per 'tornare alla normalità'?" Lei chiede. Gli studi clinici di Haas, in collaborazione con UMMS Dermatologia, sarà combinato con un lavoro di laboratorio incentrato sull'ottimizzazione dei metodi per migliorare l'accuratezza degli studi sul microbioma cutaneo.
Per gli operatori sanitari, o per chi vive in una pandemia, il lavaggio frequente delle mani rimuove anche il mantello acido protettivo e il microbioma endogeno, che porta a dermatite o atopia caratterizzata da rosso, asciutto, irritata, e prurito della pelle. "Combattere la diffusione delle malattie è la priorità assoluta, "Haas dice, "quindi c'è un compromesso. Quello che speriamo di fare è capire come sostituire o supportare le cose buone che sono state uccise o lavate via".
Le persone di GOJO sono meravigliose con cui lavorare oltre ad essere molto concentrate sulla scienza, ed entrambi speriamo che questa partnership continui per molti anni e si traduca in nuovi prodotti per l'igiene delle mani che minimizzino il compromesso tra salute pubblica e salute personale delle mani".
La dottoressa Kelly Haas, Dipartimento di Biologia, Università del Massachusetts Amherst